Riforma Madia e tutela del paesaggio

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Il Consiglio dei Ministri ha valutato il Dpr della Riforma Madia per la semplificazione delle procedure in caso di piccoli interventi per i quali non è più richiesta l’autorizzazione paesaggistica.

Ci saranno 31 interventi completamente liberalizzati tra cui l’installazione di impianti fotovoltaici sulla copertura, l’installazione di condizionatori e caldaie su prospetti secondari dell’edificio, interventi di manutenzione degli spazi esterni, la ricostruzione di edifici crollati in seguito a calamità naturali e altre piccole opere. Mentre per altre 42 tipologie di interventi, elencate all’interno del decreto, come ad esempio la realizzazione di tettoie in fabbriche e stabilimenti, sono state previste procedure semplificate e più veloci.
Si tratta nella maggior parte dei casi di interventi che non hanno un grande impatto sul paesaggio e che favoriscono il miglioramento delle condizioni di sicurezza e di accessibilità degli utenti.

La semplificazione inoltre alleggerirà il carico di lavoro per gli uffici pubblici. Ma resta da porsi una domanda, restando a favore dello snellimento delle procedure, siamo davvero certi che tanti piccoli interventi liberi da questo tipo di valutazione non influenzino il paesaggio? Il modo di costruire a cui siamo abituati non sempre, anzi quasi mai, tutela l’immagine d’insieme dei nostri luoghi assistendo spesso ad un variopinto spettacolo di interventi arbitrari.

La semplice installazione di tende esterne per locali come bar e ristoranti potrebbe sembrare un intervento di poco conto, ma se immaginiamo il bar localizzato sul declivio di una collina, vicino ad un’area boschiva, magari nei pressi di un’area archeologica, le cose cambiano! E il rischio di trovarsi di fronte un tendone plastificato di colore rosso fuoco o giallo limone si fa sempre più concreto.
La tutela del paesaggio rappresenta un aspetto di rilevante importanza per la quale non è possibile derogare al contrario è necessario sensibilizzare sempre di più cittadini e imprese nei confronti dell’ambiente naturale e dell’immagine di insieme dei luoghi che ci circondano e custodirne la bellezza.
Arch. Salvatore Mantegna